Ancora sulle vicende Rupnik.
E un'inspiegabile silenzio del Vaticano, che, ancora pochi giorni fa, ha inserito l'ex gesuita nell'Annuario Pontificio 2024 (QUI MiL). National Catholic Register – Editorial: "Già è tempo per rimuovere l’arte di p. Rupnik: “Quei visi lunghi, quegli occhi neri - ora mandano la nostra mente e il nostro cuore altrove, provocando scandalo. La bellezza e la religiosità che un tempo possono avere posseduto sono andate perdute; le accuse contro padre Rupnik sono troppo numerose e troppo oscure"".
QUI The Pillar: "Il consiglio dei Cavalieri di Colombo di Washington, DC, ha richiesto la realizzazione di mosaici nella cappella creati dall'artista caduto in disgrazia p. Marko Rupnik verrà rimosso dal Santuario di San Giovanni Paolo II della zona, che è sponsorizzato dall'organizzazione fraterna dei Cavalieri di Colombo". QUI Michael Haynes su X: "#Vatican la Congregazione per il Culto mi ha detto che padre Marko Rupnik non è un consultore dell'ufficio, affermando che l'Annuario Pontificio 2024 non è aggiornato. Rupnik è diventato consulente nel 2017, il suo mandato di 5 anni dovrebbe terminare nel 2022.
.QUI i post pubblicati sul caso Rupnik da MiL.Luigi C.
Opere ripugnanti per la fede e per le vittime degli abusi: vanno smantellate». Anche negli Usa, come in Francia, autorevoli gruppi di cattolici si stanno muovendo per distruggere e smobilitare le opere artistiche a carattere sacro dell'ex gesuita (ancora prete) e accusato di pesantissime violenze sessuali e psicologiche da diverse donne. Un orribile caso ben conosciuto anche in Vaticano che sta sollevando l'indignazione dell'opinione pubblica mondiale per via delle diverse tutele e degli appoggi ricevuti in questi anni da Rupnik da alcuni cardinali e vescovi di curia. Si sussurra che persino il Papa sia intervenuto a suo favore per fargli togliergli una prima scomunica, due anni fa, anche se Francesco interpellato dalla Ap l'anno scorso aveva tagliato corto: «Per me è stata una sorpresa, davvero. Una persona, un artista di questo livello, per me è stata una grande sorpresa e una ferita». Quest'anno ha autorizzato un nuovo processo al Dicastero della Fede dove sono cominciate ad arrivare le prime testimonianze delle vittime.
Negli Stati Uniti il Cardinal O'Boyle Council, uno dei gruppi che sostiene i Cavalieri di Colombo ha approvato una risoluzione lo scorso 9 aprile in cui si invita a rimuovere dal santuario dedicato a Giovanni Paolo II le opere musive. La notizia è filtrata su The Pillar e racconta che il Consiglio ha chiesto la sostituzione dei mosaici con altre opere liturgiche adatte alla celebrazione dei sacramenti e procedere verso una ristrutturazione completa del lavoro fatto a suo tempo da Rupnik e generosamente finanziato dai Cavalieri di Colombo.