Poche ore, un ultimo appello
Alle 15:30 di oggi si aprirà il Conclave più numeroso e
complesso che la Chiesa ricordi. Un mondo instabile e una cristianità ferita
attendono il nuovo successore di Pietro.
Lo stesso cardinale Burke non ha esitato a definire “grave”
la situazione attuale. Ma come sempre nella storia della Chiesa, le grandi
crisi esigono risposte fondate sulla preghiera, sulla Verità e sul coraggio.
Molti cardinali, da Müller a Stella, fino a Ruini, invocano
un papato capace di fare chiarezza, radicato nella fede e nella Tradizione, al
servizio della verità che la Chiesa di Roma è chiamata a custodire. A questa
richiesta si unisce anche il popolo cattolico, che attende non un compromesso
col mondo, ma una guida salda, fedele a Cristo.
Il popolo di Dio, disorientato da incertezze e ambiguità,
guarda ora ai cardinali con l’appello più essenziale: scegliere un papa
cattolico, che parli con limpidezza e confermi i fratelli nella fede. Perché,
come ammoniva Dante nel Paradiso,
“Non disse Cristo
al suo primo convento:
‘Andate, e predicate al mondo ciance’;
ma diede lor verace fondamento.” [1]
Serve oggi un fondamento vero, non parole vuote. Serve un pastore, non un amministratore. Serve coraggio, non equilibrio mondano.